Secondo la norma UNI10637 la prova colore è obbligatoria per tutte le piscine di categoria A, suddivise nelle seguenti categorie:

• tipo A1: piscine pubbliche, quali per esempio le piscine comunali.
• tipo A2: piscine ad uso collettivo: sono quelle inserite in strutture già adibite, in via principale, ad altre attività ricettive (per esempio alberghi, camping, complessi ricettivi, agriturismi e simili) é quelle al servizio di collettività (per esempio scuole, collegi, caserme, palestre e simili) accessibili ai soli ospiti, clienti, soci o utenti della struttura stessa.
• tipo A3: piscine finalizzate al gioco acquatico.

Per tutte queste piscine è necessario effettuare la prova colore per verificare che l’impianto di circolazione assicuri un efficace ricircolo dell’acqua in tutti punti della piscina.

La modalità di esecuzione della prova colore è la seguente:
Si immette all’interno della vasca di compenso, o degli skimmer, una soluzione composta dal colorante Nero Eriocromo T e si osserva l’evolversi della colorazione dell’acqua, documentando ogni momento con foto o video.
La prima parte della prova colore viene superata se tutta l’acqua della piscina si colora entro 15 minuti. Successivamente si effettua una clorazione dell’acqua immettendo cloro nello stesso punto utilizzato per immettere il colorante, e si osserva invece l’evolversi della chiarificazione dell’acqua, sempre documentando ogni momento con foto o video.
Anche la seconda parte della prova colore viene superata se tutta l’acqua della piscina si schiarisce omogeneamente entro 15 minuti.

La prova colore deve essere effettuata prima della consegna della piscina ed è parte integrante del collaudo.
Oltre ad essere obbligatoria, per avere una piscina a Norma di legge, è un test molto valido per verificare che l’impianto di circolazione assicuri un efficace omogeneizzazione dell’acqua in tutta la piscina.